I nostri servizi formativi nel settore delle costruzioni

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Come si fa Scuola

    L’Ente Scuola Edile Salerno è stato istituito nel 1980 a norma del contratto collettivo di lavoro per le imprese edili, a opera dell’Associazione Costruttori e delle organizzazioni sindacali Fillea-Filca-Feneal della provincia di Salerno, per svolgere attività di formazione e di aggiornamento professionale.

    Nel rispetto di quanto stabilito nelle norme che regolamentano i contratti e gli accordi collettivi della categoria, la missione dell’Ente Scuola Edile Salerno è quella di dare impulso alla istruzione professionale come mezzo essenziale per la formazione delle maestranze edili della provincia di Salerno e, in generale, in tutti i comparti produttivi attraverso:

  • la promozione, organizzazione e attuazione in ambito territoriale, di iniziative formative rivolte a giovani che si affacciano per la prima volta al mondo delle professioni edili;
  • la qualificazione e la riqualificazione nonché la specializzazione e l'aggiornamento di operatori, tecnici e imprenditori del settore per far fronte alle innovazioni e alle emergenze che provengono dal mercato del lavoro;
  • la partecipazione attiva all'organizzazione di convegni, incontri e iniziative culturali volte all'innalzamento degli standard qualitativi dei servizi offerti dalle imprese e la promozione di metodologie innovative di intervento.

La Scuola che cammina al fianco del lavoro

    Ha iniziato la sua attività nel 1981 e sin dall’avvio l’impegno è stato rivolto alla definizione di percorsi di sviluppo, differenziati in base alle esigenze manifestate dalle imprese e alle specificità settoriali o tipologiche.

    La scuola si è caratterizzata come una struttura capace di rispondere, da una parte, ai bisogni imposti dal mercato del lavoro, dal rinnovamento tecnologico, dalla nuova organizzazione produttiva delle imprese e, dall’altra, alla domanda di qualificazione e aggiornamento professionale proveniente dai giovani e dagli stessi lavoratori del settore.

    Le scelte, che hanno determinato le politiche formative, sono state operate sulla base di due criteri fondamentali:

  • la domanda reale proveniente dal mercato del lavoro e dalle imprese;
  • la qualità dell’intervento formativo.


    La realizzazione degli interventi progettati dalla Scuola, che hanno attivato una pluralità di servizi di informazione, formazione, innovazione finalizzati alla crescita complessiva del sistema delle imprese edili ed allo sviluppo di sinergie territoriali tra strutture produttive e mondo della formazione, dell'università e della ricerca, ha richiesto un forte investimento iniziale in termini conoscitivi.

    Una valutazione organica dei fabbisogni delle imprese nelle aree chiave per la loro competitività rispetto alle sfide del mercato, articolata secondo variabili territoriali, dimensionali e settoriali, è stata condizione indispensabile per assicurare l'efficacia e l'integrazione degli interventi di formazione attuati nel tempo.

    La conoscenza puntuale dei vincoli e delle risorse che attualmente connotano l'evoluzione delle imprese edili nel contesto meridionale, ha consentito alla Scuola di predisporre percorsi professionalizzanti coerenti con i fabbisogni rilevati e al sistema associativo di rappresentanza imprenditoriale, che è una delle leve in grado di incidere significativamente sulla crescita del tessuto economico e produttivo locale, di potenziare ed innovare la propria offerta di servizi di informazione e supporto.

    A questi elementi si è nel tempo aggiunta ed affermata la concezione del lavoro della Scuola come attività di servizi a favore delle imprese e dei loro dipendenti.

    Notevole impulso è stato dato alle attività di aggiornamento e riqualificazione professionale rivolte a tutte le figure che intervengono nel ciclo produttivo dell’impresa edile: imprenditori, impiegati, operai, favorendo, in questo modo, la creazione di contatti e collegamenti più stabili tra le imprese, il sistema associativo e l’Ente.

    Con l’affermazione, inoltre, dei lavori di restauro e recupero del patrimonio edilizio, la Scuola ha definito un programma di riqualificazione dei lavoratori già inseriti nel settore per rafforzare le loro conoscenze e competenze ed è impegnata a formare giovani in grado di intervenire in queste lavorazioni che necessitano di manodopera estremamente qualificata.

    Per la natura paritetico-sociale dell’Ente, la Scuola è particolarmente privilegiata nel rapporto con gli organismi comunitari ed, in special modo, con il Fondo Sociale Europeo, che da anni contribuisce a finanziare le iniziative formative promosse.

    Per terminare un’ultima considerazione: l’Ente Scuola Edile Salerno, in questi anni, ha raggiunto positivi risultati ed è in grado di garantire qualità nella gestione dei processi formativi e nei rapporti con i suoi interlocutori istituzionali (Regione Campania, Istituzioni culturali e scientifiche, Formedil nazionale ed altri).

    Il direttore Orlando Vitolo

Statuto

  • ART. 1 (Costituzione)

    COSTITUZIONE


    E’ costituito in Salerno l’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno, o abbreviato Ente Scuola Edile Salerno. L’Ente non ha scopo di lucro ed è lo strumento per il perseguimento dei fini istituzionali presenti dal presente statuto e dai contratti ed accordi collettivi stipulati tra l’Associazione Provinciale Costruttori di Salerno e le Organizzazioni Sindacali Fillea-Cgil, Filca - Cisl, Feneal-Uil della provincia di Salerno.

  • ART. 2 (Scopi)

    SCOPI 


    L’Ente ha per fini istituzionali: la promozione, l’organizzazione, l’attuazione nel proprio ambito territoriale di adeguate iniziative di prima formazione per i giovani che entrano nel settore; di qualificazione, riqualificazione specializzazione ed aggiornamento per operai, impiegati amministrativi, tecnici e quadri secondo le esigenze del mercato del lavoro. In particolare le attività di formazione saranno rivolte a:

    a) giovani inoccupati o disoccupati da avviare al lavoro nel settore compresi i lavoratori extracomunitari;

    b) giovani neo-diplomati e neo-laureati;

    c) giovani titolari di contratto di apprendistato o formazione lavoro;

    d) personale (operai, impiegati tecnici e quadri) dipendente da imprese;

    e) manodopera femminile per facilitarne l’ingresso nel settore;

    f) lavoratori in mobilità.


    A tal fine l’Ente:

    a) promuove attività di studio e di indagine sulle dinamiche dell’organizzazione e del mercato del lavoro edile;

    b) sede di negoziazione, decisione, programmazione e promozione di operazioni di formazione professionale concernenti il settore delle costruzioni così come definiti dalla “premessa” al C.C.N.L.

    c) aderisce ad associazioni, enti, consorzi che perseguano finalità coerenti con quelle dell’Ente e che non abbiano scopo di lucro;

    d) sviluppa ogni attività di ricerca e formazione utile al raggiungimento dei suoi scopi fornendo inoltre consulenza e servizi alle imprese organizzando attività formative specifiche su richiesta delle stesse.


  • ART. 3 (Partecipazione al sistema formativo edile)

    PARTECIPAZIONE AL SISTEMA FORMATIVO EDILE


    L’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno fa parte del sistema formativo nazionale paritetico di categoria coordinato dal Formedil Nazionale e dalle sue articolazioni regionali secondo quanto previsto di contratti ed accordi collettivi di cui all’art. 1 del presente statuto.


  • ART. 4 (Sede, giurisdizione e durata)

    SEDE, GIURISDIZIONE E DURATA


    L’Ente scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno ha sede in Salerno.

    La durata dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno è indeterminata nel tempo;


  • ART. 5 (Rappresentanza legale)

    RAPPRESENTANZA LEGALE


    La rappresentanza legale dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno spetta al Presidente del Consiglio di Amministrazione.


  • ART. 6 (Mezzi finanziari-entrate)

    MEZZI FINANZIARI-ENTRATE


    L’entrate dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno sono costituite:

    a) dai proventi del “Fondo Ente Scuola” di cui al contratto integrativo provinciale di lavoro;

    b) dagli interessi attivi sui proventi medesimi;

    c) dagli interessi di mora per ritardi nei versamenti al fondo anzidetto, nelle misure che saranno stabilite dal Consiglio di Amministrazione;

    d) dai finanziamenti e dalle sovvenzioni di Ministeri, Pubbliche Amministrazioni, Enti Pubblici e privati;

    dalle somme riscosse per lasciti, donazioni, elargizioni e in genere per atti di liberalità o per qualsiasi altro titolo ordinario e straordinario riguardante la gestione dell’Ente.


  • ART. 7 (Patrimonio sociale)

    PATRIMONIO SOCIALE


    Il patrimonio dell’Ente scuola per le industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno è costituito:

    - dai beni immobili che per acquisti, lasciti, donazioni e per qualsiasi altro titolo vengano

    in proprietà dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno;

    - dagli avanzi di gestione presenti e futuri del Fondo Ente Scuola;

    - dalle somme destinate a formare speciali riserve e accantonamenti;

    - dai beni mobili e dalle somme che per qualsiasi altro titolo, previe le eventuali autorizzazioni di legge, sono destinate ad entrare nel patrimonio dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno.


  • ART. 8 (Consiglio di amministrazione)

    CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE


    a) composizione : L’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno è retto da un Consiglio di Amministrazione paritetico composto da 12 membri designati: n.6 dall’associazione Costruttori Edili di Salerno; n.6 dall’Associazione Sindacali Fillea CGIL, Filca Cisl e Feneal Uil in misura paritetica fra loro. Uno fra i membri dall’Associazione provinciale Costruttori edili assumerà, su designazione di questa, le funzioni di Presidente ed uno fra i membri nominati dai summenzionati Sindacati dei lavoratori edili, su designazione di questi, assumerà le mansioni di Vice Presidente.

    b) durata dell’incarico: i membri del Consiglio di Amministrazione durano in carica un triennio e possono essere confermati. E’ però facoltà delle associazioni Sindacali designanti di provvedere alla loro sostituzione anche prima dello scadere del triennio. In ogni caso decadono dalla carica i membri del Consiglio di Amministrazione che, senza giustificato motivo, per tre volte consecutive non partecipano alle sedute. I membri del Consiglio nominati in sostituzione di quelli eventualmente cessanti, per qualunque causa, prima della scadenza del triennio, restano in carica fino a quando vi sarebbero rimasti i membri che hanno sostituito.

    c) gratuità delle cariche: tutte le cariche sono gratuite;

    d) attribuzioni del Consiglio di Amministrazione: il Consiglio provvede all’Amministrazione ed alla gestione dell’Ente compiendo tutti gli atti necessari allo scopo. Spetta in particolare al Consiglio di Amministrazione di: amministrare il Contributo per la formazione professionale ed il patrimonio dell’Ente; provvede alla compilazione ed all’approvazione dei bilanci consuntivi e dei piani previsionali delle entrate e delle uscite dell’Ente; curare e promuovere l’impiego dei mezzi finanziari e delle entrate dell’Ente per il raggiungimento degli scopi di cui agli articoli del presente statuto; curare ogni altro adempimento posto a carico dell’Ente dai contratti ed accordi collettivi, nazionali e territoriali, accordare pegni, comodati od ipoteche, mutuare titoli e consentire iscrizioni, postergazioni, cancellazioni d’ogni sorta nei pubblici registri ipotecari, censuari e nel G.L.del debito pubblico, con facoltà di esonerarei conservatori delle ipoteche da ogni responsabilità, anche per la rinuncia di ipoteche legali,transigere e compromettere in arbitri o amichevoli composizioni, muovere o sostenere liti, recederne, appellare ed accettare i giuramenti, nominare procuratori speciali ed eleggere domicili; acquistare vendere e costruire immobili; promuovere provvedimenti amministrativi e giudiziari ritenuti convenienti per il buon funzionamento dell’Ente; assumere e licenziare il personale dell’Ente; approvare il piano generale delle attività dell’Ente nel quale sono inseriti i programmi delle attività formative da svolgere con i relativi costi. Tale piano sarà predisposto sulla base della disponibilità finanziaria dell’esercizio e portato a conoscenza delle Organizzazioni territoriali prima della sua approvazione, successivamente trasmesso al Formedil nazionale e regionale e alle parti sociali nazionali.

    e) convocazione : IL Consiglio di Amministrazione si riunisce ordinariamente una volta al trimestre e straordinariamente ogni qualvolta sia richiesta dal Presidente o dal Vice Presidente o da almeno tre menbri del Consiglio di Amministrazione e dal Collegio dei Sindaci. La convocazione del Consiglio di Amministrazione è fatta dal Presidente mediante avviso scritto da recapitare almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di eccezionale urgenza, il termine per la convocazione potrà essere ridotto a 48 ore. Gli avvisi devono contenere l’indicazione del luogo, giorno ed ora della riunione e degli argomenti da trattare. Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione possono essere invitati a partecipare rappresentanti e funzionari delle organizzazioni stipulanti in qualità di esterti.

    deliberazioni: per la validità delle adunanze del Consiglio di Amministrazione e delle deliberazioni relative, è necessarie la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti compreso il Presidente o chi ne fa le veci. Ciascun membro ha diritto ad un voto. Delle adunanze si redige processo verbale, da trascriversi in apposito registro, e da sottoscriversi dal Presidente, dal Vice Presidente e dal Segretario.


  • ART. 9 (Presidente)

    PRESIDENTE


    Il Presidente dura in carica tre anni, salvo quanto previsto dall’art.8 - lett. B. Spetta la Presidente di:

    - rappresentare l’Ente Scuola di fronte ai terzi e stare in giudizio. Il Presidente ha la firma sociale;

    - sovraintendere all’applicazione del presente Statuto;

    - promuovere la convocazione ordinaria e straordinaria del Consiglio di Amministrazione e presiederne le adunanze;

    - dare esecuzione di concerto con il Vice Presidente, alle deliberazioni del consiglio di Amministrazione.

    - In caso di assenza o di impedimento, il Presidente può delegare per iscritto di volta in volta ad un altro membro del Consiglio di Amministrazione fra quelli designati dalla Associazione Costruttori Edili, tutte o parte delle sue funzioni.


  • ART. 10 (Vice presidente)

    VICE PRESIDENTE


    Il Vice Presidente dura in carica tra anni, salvo quanto previsto dall’art.8 - lett. B. Spetta al Vice Presidente di:

    - dare esecuzione, di concerto con il Presidente, alle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione

    - coadiuvare il Presidente nell’esercizio delle sue funzioni.

    - In caso di assenza o di impedimento, il Vice Presidente può delegare per iscritto, di volta in volta, ad altro membro del Consiglio di Amministrazione tra quelli designati dalle Organizzazioni dei lavoratori, tutte o parte delle sue funzioni.


  • ART. 11 (Segretario)

    SEGRETARIO


    Il segretario è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra i propri componenti o nella persona del Direttore e provvede alla redazione dei verbali delle sedute del Consiglio stesso, curando la conservazione del relativo registro.

  • ART. 12 (Collegio dei sindaci)

    COLLEGIO DEI SINDACI


    a) composizione: il Collegio dei Sindaci è composto da tre membri effettivi designati rispettivamente uno dal Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti della Provincia di Salerno che deve essere iscritto nei ruoli dei revisori ufficiali dei Conti, su richiesta del Consiglio di Amministrazione dell’Ente, e che assumerà le funzioni di Presidente: uno dalla Associazione dei Costruttori Edili di Salerno ed uno dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori. Le organizzazioni provinciali di categoria designano inoltre due Sindaci supplenti (uno di parte industriale e uno di parte operaia), destinati a sostituire i Sindaci effettivi e eventualmente assenti per cause di forza maggiore.

    b) compensi: ai Sindaci effettivi è corrisposto un compenso annuo il cui ammontare viene fissato di anno in anno dal Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del bilancio.

    c) durata: i Sindaci, sia effettivi che supplenti, durano in carica un biennio e possono essere confermati.

    Attribuzioni: i Sindaci esercitano le attribuzioni e hanno i doveri di cui agli artt. 2403 e 2407 del codice civile, in quanto applicabili. Essi devono riferire subito dopo il Consiglio di Amministrazione le eventuali irregolarità riscontrate durante l’esercizio delle loro mansioni. Il consiglio dei Sindaci esamina i bilanci consuntivi dell’Ente Scuola per controllare la corrispondenza con i registri contabili. Esso si riunisce ordinariamente una volta al trimestre ed ogni qualvolta il Presidente del Collegio dei Sindaci lo ritenga opportuno ovvero uno dei Sindaci ne faccia richiesta. La convocazione è fatta senza alcuna formalità di procedura. I Sindaci devono essere invitati e possono partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione senza voto deliberativo.


  • ART. 13 (Direttore)

    DIRETTORE


    Il Direttore è nominato dal Consiglio di Amministrazione all’infuori dei suoi componenti, su designazione delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, esclusivamente sulla base di criteri informati al principio della professionalità.

    Il Direttore, sotto la vigilanza del Presidente e del Vice Presidente:

    a) è responsabile dell’organizzazione, del funzionamento e della direzione dell’Ente, svolgendo inoltre compiti di carattere generale affidati dal Consiglio di Amministrazione;

    b) propone il piano generale delle attività dell’ente sulla base degli indirizzi formulati dal Consiglio di Amministrazione;

    c) cura l’attuazione del piano generale dell’attività dell’Ente approvato dal Consiglio di Amministrazione;

    d) adotta i provvedimenti disciplinari relativi al personale riferendone al Consiglio di Amministrazione;

    e) cura i rapporti con il territorio favorendo la realizzazione delle iniziative previste dal piano generale;

    f) attiva relazioni con Enti Pubblici e privati, con il Formedil Nazionale e i Formedil regionali;

    g) partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione senza diritto al voto. Le ulteriori attribuzioni ed il trattamento economico del direttore sono stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.


  • ART. 14 (Personale dell'ente scuola)

    PERSONALE DELL'ENTE SCUOLA


    L’assunzione del personale dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno è fatta dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore sulla base di criteri di professionalità. Al personale dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno deve essere assicurato un trattamento disciplinare, economico, assicurativo e previdenziale conforme alla legge tenuti presenti i contratti collettivi di lavoro vigenti per la categoria edile.

  • ART. 15 (Amministrazione)

    AMMINISTRAZIONE


    L’amministrazione del patrimonio sociale e la gestione di tutti i fondi di pertinenza dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno spettano al Consiglio di Amministrazione. I singoli atti amministrativi dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno concernenti l’erogazione delle spese, l’incasso dei contributi, il loro movimento e le relative operazioni di banca, devono essere sottoscritti congiuntamente dal Presidente e dal Vice Presidente. Gli avanzi annuali di gestione vanno impiegati esclusivamente per costituire riserve ordinarie e straordinarie, secondo modalità da determinarsi dal Consiglio di Amministrazione.

  • ART. 16 (Esercizi finanziari e bilanci)

    ESERCIZI FINANZIARI E BILANCI


    Gli esercizi finanziari dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno decorrono dal primo gennaio e terminano il 31 dicembre di ciascun anno.

    Alla fine di ogni esercizio, il Consiglio di Amministrazione provvede alla compilazione del bilancio consuntivo da approvarsi entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, e cioè entro il 30 aprile di ciascun anno.

    Entro un mese dall’approvazione deve essere inviato alle Organizzazioni Sindacali interessate, accompagnati dalla relazione del Presidente e da quella dei Sindaci.

    I bilanci consuntivi devono rispecchiare, in forma chiara e precisa, i risultati del rendimento economico e dello stato patrimoniale; analogamente quelli preventivi devono contenere una sufficiente esatta previsione delle entrate e delle spese di esercizio finanziario cui si riferiscono.

    E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale, durante la vita dell’Ente.


  • ART. 17 (Liquidazione)

    LIQUIDAZIONE


    La messa in liquidazione dell’Ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno è disposta su conforme deliberazione delle Organizzazioni Sindacali interessate, sentito il parere del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Scuola. Dovrà operarsi senz’altro la messa in liquidazione qualora l’ente Scuola per le Industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno venga a perdere, per qualsiasi titolo o causa, la propria autonomia finanziaria o funzionale. In caso di liquidazione, le Organizzazioni Sindacali competenti provvederanno alla nomina di due liquidatori, dei quali uno nominato dall’organizzazione di parte industriale e uno dalle organizzazione di parte operaia: trascorso un mese dalla messa in liquidazione, provvederà, in difetto, il Presidente del Tribunale di Salerno. Le Organizzazioni Sindacali determineranno, all’atto della messa in liquidazione dell’Ente Scuola per le industrie Edilizie ed Affini della provincia di Salerno, i compiti dei liquidatori e successivamente ne ratificheranno l’operato.

    Il patrimonio dell’Ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, dovrà essere devoluto ad altra organizzazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, sentito l’organo di controllo di cui all’art. 3 comma 190 della legge 23 dicembre 1996 n. 662.


  • ART. 18 (Modificazioni dello statuto)

    MODIFICAZIONI DELLO STATUTO


    Le modifiche dello Statuto sono approvate dalle Organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori di cui all’ art. 1 sentito il parere del Consiglio di Amministrazione dell’Ente e del Formedil Nazionale.


  • ART. 19 (Norma di rinvio)

    NORMA DI RINVIO


    Per quanto non è espressamente previsto dal presente Statuto, valgono, in quanto applicabili, le norme di legge in vigore.


La sede

    E' con orgoglio che presentiamo la nuova sede dell'Ente Scuola Edile di Salerno, orgoglio che nasce dalla consapevolezza di aver dato sempre il massimo in un settore, come quello edilizio che, seppur afflitto da numerose problematiche, è pur sempre fra i motori principali dell'economia italiana, e di quella salernitana in particolar modo.      La conservazione e il potenziamento del ruolo "propulsivo" delle costruzioni nel tessuto economico-sociale si fonderà sempre più sulla formazione professionale che, in un momento di grosse mutazioni e innovazioni, deve avvalersi di tutte le più innovative ed avanzate tecnologie.

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    Solo la "Formazione Specifica Professionale", primario obiettivo statutario dell'Ente, potrà ovviare a tutti gli elementi di "disturbo" del settore come il "lavoro nero" e gli "infortuni", auspicando però per tali obiettivi il sempre maggior coinvolgimento e collaborazione della classe imprenditoriale e delle organizzazioni sindacali, firmatari del C.C.N.L. per le imprese edili.

    Solo la Formazione Specifica Professionale potrà convincere tanti giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro che il "mondo" del costruire sarà il loro mondo per sempre, e non un approdo precario a cui ormeggiarsi pronti a salpare per altre mete.

    Orbene, consci di tutto questo, era "giusto" che la nostra Scuola si collocasse, dopo più di venti anni, in una sede più consona, fisicamente e strutturalmente, a convogliare tutte le attività formative e divulgative che l'Ente dovrà svolgere, per dare sempre più concreto apporto alle imprese, ai lavoratori, favorendo la maturazione e la crescita comune.

    Vogliamo innanzitutto esprimere la nostra gratitudine alla Amministrazione Comunale di Salerno, in particolare all'On. Dott. Vincenzo De Luca già Sindaco, al Sindaco Dott. Mario De Biase ed all'Arch. Fausto Martino, Assessore all'Urbanistica, che hanno avuto la sensibilità di accogliere positivamente le istanze del nostro Ente consentendoci di disporre di una sede adeguata.

    Si ringraziano inoltre, le aziende che con il loro contributo ci hanno aiutato nella realizzazione di questa iniziativa.

    Un particolare riconoscimento, infine, a chi ha operato in prima linea per la riuscita e la realizzazione del progetto: l'impresa "Rag. Attilio Giordano" appaltatrice dei lavori, agli allievi dei corsi, i tutors arch. Rosangela Caruso e arch. Anna Napoli, il direttore dei lavori arch. Roberta Di Marino, il responsabile didattico geom. Gianfranco Sacco, efficacemente coordinati dal direttore Orlando Vitolo.

    Il Presidente

    Gaetano Carratù


Il progetto

    L’edificio, edificato agli inizi degli anni ’50, e destinata sede di scuola elementare, occupa una superficie coperta di circa 400 mq e presenta una struttura portante in muratura realizzata in tufo grigio.

    L ’edificio, con copertura piana, si componeva di un piano rialzato che ospitava tre aule, uffici e servizi disimpegnati da un corridoio centrale a cui si accedeva tramite un ingresso principale ed uno secondario.

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    La struttura si presentava fatiscente a causa del totale abbandono in cui versava da circa un ventennio. I segni del degrado del tempo erano visibili sia all’interno che all’esterno dell’edificio.

    L’intonaco interno ed esterno, totalmente ammalorato, presentava in più punti grossi distaccamenti dovuti a gravi problemi di umidità, le infiltrazioni d’acqua piovana provenienti dal tetto di copertura avevano determinato la formazione di muffe sulle pareti interne prospettanti a nord.

    Gli infissi esterni erano praticamente inesistenti mentre quelli interni erano inutilizzabili.

    La situazione degli impianti idrico ed elettrico, di servizio all’edificio, risultava in stato di totale inefficienza, mentre l’impianto di riscaldamento era inesistente.

    Anche la superficie esterna, di pertinenza all’edificio, si presentava fortemente dissestata con cedimenti nel terreno in più punti mentre la pavimentazione di asfalto risultava per la maggior parte sconnessa.

    L’ipotesi di progetto ha conservato la tipologia costruttiva e ha migliorato la fruibilità interna.

    Si è pertanto stabilita una ridistribuzione interna degli ambienti più congrua alla nuova destinazione d’uso.

    Una parete, che divideva due aule, è stata demolita e sostituita con una parete scorrevole completamente insonorizzata in grado di poter creare all’occorrenza un ambiente unico capace di ospitare circa 80 persone.

    Anche i prospetti risultano modificati per l’eliminazione di alcune finestre, l’ampliamento delle altre e la trasformazione di una in uscita di emergenza.

    Si è provveduto ad arricchire le superfici murarie mediante la realizzazione di cornici e modanature ottenute con ringrossi di intonaco.

    Durante la fase di realizzazione delle opere sono stati svolti alcuni corsi per la formazione di operatori e tecnici nel recupero e restauro.

    Gli allievi hanno contribuito al processo di recupero dello stabile decorando due pareti delle aule formative e realizzando di un mosaico in ceramica nel corridoio

    Tale mosaico è stato realizzato utilizzando la tecnica “trencadis” appresa durante l’attività di stage, svolta da un gruppo di allievi, presso “ Institut Gaudi’ de la Construccio” di Barcellona

    L’intervento edilizio ha avuto una duplice funzione: di aver restituito alla collettività un manufatto che altrimenti sarebbe rimasto inutilizzato e ha consentito di realizzare una struttura adatta alle necessità formative dell’Ente Scuola Edile Salerno e del settore delle costruzioni.


    Il Direttore dei lavori

    Arch. Roberta Di Marino

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